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Pagina dei consigli per chi RESTA A CASA: Giorno 52

Aspettando il 1° maggio

Il primo maggio si celebra il lavoro, la necessità di ogni uomo di autodeterminarsi anche attraverso la sua professione. È in cima agli articoli della nostra Costituzione, e ogni anno si rinnova la lotta contro la disoccupazione e lo sfruttamento. La festa ha origini lontane. Ricorda le rivolte del 1886 a Chicago, quando in tutti gli Stati Uniti fu indetto uno sciopero per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. Morirono 11 persone.

Per commemorare questo giorno, vi proponiamo film, libri e canzoni a tema.

Domani la pagina rispetterà la festa e sarà a riposo. Quindi oggi troverete qualche consiglio in più, per scegliere come trascorrere al meglio il lungo week-end.

Buona Festa del Lavoro a tutti!


Film

Per celebrare il 1° maggio, vi proponiamo 4 film, alcuni di essi, all’apparenza leggeri, dietro ai sorrisi nascondono riflessioni sempre attuali.

4 film da vedere durante il lungo week-end: tre per i grandi ed uno per i più piccoli. Anche quello, in qualche modo, parla di lavoro. Sono tutti consigli di Giulia, la nostra esperta cinefila:

 

MORIRE DI LAVORO (2000)

Regia: Daniele Segre

"Fondata sul lavoro", dice dell’Italia il primo articolo della Costituzione Repubblicana. Con «Morire di lavoro», Daniele Segre indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia e il tema delle morti bianche. Protagonisti i lavoratori e i familiari di lavoratori morti sul lavoro. Nel documentario si parla di incidenti mortali nei cantieri edili, dell'orgoglio del lavoro, di come si è appreso il mestiere, della sicurezza e della sua mancanza, di lavoro nero, di caporalato. Tra i volti e le voci dei lavoratori che sono la carne e il sangue del cinema di Segre,  scorre un ventennio di controrivoluzione dei diritti nel Paese, un tempo senza pietà per i vinti in cui una lotta di classe alla rovescia ha scatenato un’offensiva senza precedenti contro molto di ciò che i nostri padri avevano conquistato.

 

LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO (1971)

Regia: Elio Petri

Ludovico Massa, detto Lulù, è un uomo di 31 anni con due famiglie da mantenere ed è un operaio con alle spalle già 15 anni di fabbrica, due intossicazioni da vernice e un’ulcera. Sostenitore e stakanovista del lavoro a cottimo grazie al quale, lavorando a ritmi infernali, riesce a permettersi l’automobile e altri inutili beni di consumo, Lulù è amato dai padroni che lo utilizzano per stabilire i ritmi ottimali di produzione, ma odiato dagli altri operai della fabbrica per il suo eccessivo servilismo. Tuttavia, non è contento della sua situazione, i ritmi di lavoro sono talmente sfiancanti che arrivato a casa riesce solo a mangiare e ad annichilirsi davanti alla televisione. La sua vita continua in questa totale alienazione, che lo porta a ignorare gli slogan urlati e scritti dagli studenti fuori dai cancelli, finché un giorno ha un incidente sul lavoro e perde un dito...

 

FULL MONTY (1997)

Regia: Peter Cattaneo

A Sheffield, già principale centro siderurgico del Regno Unito, cinque operai e un caporeparto, licenziati e senza lavoro, decidono di esibirsi in un numero di spogliarello integrale per un pubblico femminile. Ovvero come far ridere sulla disoccupazione. Altri temi complementari: l’umiliazione dell’ozio obbligato, la perdita del lavoro che si trasforma in perdita di identità e autostima e, inedito, la presa di coscienza del proprio corpo. I 6 maschi di questa commedia British a 18 carati imparano quel che le donne sanno da sempre: quanto può essere umiliante essere classificati e giudicati in base all’aspetto fisico. Il tutto è raccontato con intelligenza, leggerezza, rispetto e affetto.

 

RATATOUILLE (2007) 

Regia: Brad Bird

Che cosa succede quando un topo vuole fare lo chef? Remy è un topolino dotato di un olfatto straordinario e di un talento naturale per la buona cucina. Dopo una serie di rocamboleschi accadimenti, si trova separato dalla sua colonia e finisce a Parigi, sede del ristorante che porta il nome del suo Chef preferito: il famoso Gusteau. Qui Remy fa conoscenza con il giovane ed imbranato Linguini, un timido sguattero, che, grazie ai consigli del topo-chef, diventa ben presto famoso e celebrato. I due sembrano invincibili ma resta da superare il giudizio del temibile Anton Ego, il più feroce tra i critici culinari francesi... Il film realizzato da Pixar nel 2007 risponde al quesito con garbo e ironia, narrando una storia che è allo stesso tempo un invito a credere ai propri sogni e a lottare per realizzarli e un monito a non lasciarsi ingannare dalle apparenze e a essere aperti alla diversità e al cambiamento. 


Libro

 

Oggi vi proponiamo ben due consigli di lettura. Il primo è di Rita, il secondo di Maura, entrambe professoresse di lettere e membri del gruppo di lettura. Il primo libro è per viaggiare, almeno con la fantasia, il secondo per celebrare la Festa del Lavoro e ricordarci il valore sociale che questo ha ed ha avuto nella storia, in modo particolare per le donne. Grazie ad entrambe!

 

"La stranezza che ho nella testa" di Orhan Pamuk, ed. Einaudi

Presenta un intreccio di storie su cui tra tutte prevale quella di Mevlut, innamoratosi perdutamente di una ragazza con cui, durante una festa di matrimonio, c'era stato un unico incrocio di sguardi.

Segnato profondamente da quell'incontro, per tre anni le scriverà lettere appassionate finché la convincerà a fuggire con lui, ma subito capirà in quale guaio si è cacciato!

Mevlut è un umile venditore di boza, bevanda ottenuta dalla fermentazione del grano a cui si aggiunge zucchero e alcol, molto popolare in Turchia.

È ancora venduta porta a porta, di sera, e proprio questa particolarità ci permetterà di entrare assieme al protagonista nelle case, nei locali e di girare nei vicoli di una Istanbul che, quindi, non funge da semplice sfondo, ma di cui scopriamo i cambiamenti e le trasformazioni: siamo negli  anni tra il 1982 e il 2012.

Nonostante la narrazione parta con un ritmo piuttosto lento e con un eccesso di dettagli, si è invogliati a continuarne la lettura per scoprire non solo ciò che accadrà a Mevlut, ma anche a tutti gli altri personaggi con lui intrecciati nei  vari momenti  della vita.

Insomma, ancora una volta Pamuk si rivela un raffinatissimo inventore di strutture narrative!

 

"La ricamatrice di Winchester", Tracy Chevalier, ed. Neri Pozza

La Chevalier ci ha abituati a storie di donne forti, che affrontano la vita con impeto. Anche quest'ultimo romanzo non delude, e racconta di un pezzo di Inghilterra curioso: nella cattedrale di Winchester un gruppo di donne si dedica al ricamo di cuscini da preghiera, quello che all'apparenza è un momento di svago si rivela invece fondamentale, soprattutto per i legami che si creano tra alcune delle ricamatrici.


Canzoni

In attesa del 1° maggio, che quest'anno, purtroppo, non potremo celebrare in corteo, Ivo ci manda delle canzoni a tema. Si tratta di una vera e propria play list!

 

 

1) "Youngstown" del 1995 dall'album "The ghost of Tom Joad" che racconta della città dell'Ohio un tempo piena di acciaierie e adesso chiuse dopo la crisi degli anni Settanta:

 

"Mio padre lavorava in fonderia,

la faceva ardere più dell'inferno

Io tornai dal Vietnam, fui promosso rastrematore,

un mestiere adatto anche al diavolo.

Taconite, coke e calcare

hanno cresciuto i miei figli e fatto la mia paga

Quelle ciminiere si alzavano come le braccia di Dio

in un bellissimo cielo di fuliggine e argilla."

 

https://www.youtube.com/watch?v=w038TQyWRN8  

 

2) "Pay me my money down" una canzone di lavoro degli anni '40 ripresa da Springsteen nell'album "The seeger sessions" del 2006.

 

https://www.youtube.com/watch?v=XiMYqDD9kXw

 

3)  Bob Dylan "Maggie's Farm"  1965 dall'album "Bringing it all back home"

 

“È una vergogna il modo in cui Maggie mi fa lustrare il pavimento”,  

“Non lavorerò mai più nella Fattoria di Maggie!”

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=4VgfDsZ5XKg

 

4) John Lennon "Working class hero" 1970 dall'album "John Lennon/Plastic Ono Band"

 

https://www.youtube.com/watch?v=Ier64Qp80Iw 

 

5) Le "Opportunità di carriera" sono quelle che ti spacciano all'ufficio di collocamento: Clash "Career opportunities" (1977) dall'album omonimo

 

https://www.youtube.com/watch?v=jZOrkPIZ1JU  

 

6) Anche una vecchia canzone italiana di Enzo Jannacci "Vincenzina e la fabbrica" composta nel 1974 per il film "Romanzo Popolare" di Monicelli

 

https://www.youtube.com/watch?v=B8EBWfU-I9A 

 

7) E aggiungiamo infine una "bonus track". Si tratta di un brano del grande cantautore brasiliano Chico Buarque de Hollanda, sensibile come sempre ai temi del razzismo, della dittatura, delle differenze sociali, dell'animo femminile, ci regala un brano sulle morti bianche, col suo consueto stile poetico. La canzone si intitola "Construção". Il consiglio è di Deborah.

 

https://www.youtube.com/watch?v=suia_i5dEZc

 

Tutte le suddette canzoni meriterebbero un'analisi del testo. Vi riportiamo solo l'ultima perché particolarmente poetica e perché il tema delle morti sul lavoro viene troppo spesso dimenticato:

Construção/Costruzione

Amou daquela vez como se fosse a última

Beijou sua mulher como se fosse a última

E cada filho seu como se fosse o único

E atravessou a rua com seu passo tímido

Subiu a construção como se fosse máquina

Ergueu no patamar quatro paredes sólidas

Tijolo com tijolo num desenho mágico

Seus olhos embotados de cimento e lágrima

Sentou pra descansar como se fosse sábado

Comeu feijão com arroz como se fosse um príncipe

Bebeu e soluçou como se fosse um náufrago

Dançou e gargalhou como se ouvisse música

E tropeçou no céu como se fosse um bêbado

E flutuou no ar como se fosse um pássaro

E se acabou no chão feito um pacote flácido

Agonizou no meio do passeio público

Morreu na contramão atrapalhando o tráfego

 

Amou daquela vez como se fosse o último

Beijou sua mulher como se fosse a única

E cada filho seu como se fosse o pródigo

E atravessou a rua com seu passo bêbado

Subiu a construção como se fosse sólido

Ergueu no patamar quatro paredes mágicas

Tijolo com tijolo num desenho lógico

Seus olhos embotados de cimento e tráfego

Sentou pra descansar como se fosse um príncipe

Comeu feijão com arroz como se fosse o máximo

Bebeu e soluçou como se fosse máquina

Dançou e gargalhou como se fosse o próximo

E tropeçou no céu como se ouvisse música

E flutuou no ar como se fosse sábado

E se acabou no chão feito um pacote tímido

Agonizou no meio do passeio náufrago

Morreu na contramão atrapalhando o público

 

Amou daquela vez como se fosse máquina

Beijou sua mulher como se fosse lógico

Ergueu no patamar quatro paredes flácidas

Sentou pra descansar como se fosse um pássaro

E flutuou no ar como se fosse um príncipe

E se acabou no chão feito um pacote bêbado

Morreu na contra-mão atrapalhando o sábado

Amò da quel momento come se fosse l'ultimo

Baciò sua moglie come se fosse l'ultima

E ogni suo figlio come se fosse l'unico

E attraversò la strada con il suo passo timido

Salì sulla costruzione come se fosse una macchina

Innalzò quattro solide mura sul pianerottolo

Mattone su mattone in un disegno magico

I suoi occhi offuscati da cemento e lacrime

Si sedette per riposare come se fosse sabato

Mangiò fagioli e riso come se fosse un principe

Bevette e singhiozzò come se fosse un naufrago

Ballò e rise come se ascoltasse musica

E inciampò nel cielo come se fosse un ubriaco

E galleggiò nell'aria come se fosse un uccello

E finì sul pavimento come un pacchetto flaccido

Agonizzò nel mezzo della passeggiata pubblica

Morì in contromano, interrompendo il traffico

 

Amò da quel momento come se fosse l'ultimo

Baciò sua moglie come se fosse l'unica

E ogni suo figlio come se fosse il prodigo

E attraversò la strada col suo passo ubriaco

Salì sulla costruzione come se fosse solida

Innalzò sul pianerottolo quattro mura magiche

Mattone su mattone in un disegno logico

I suoi occhi offuscati di cemento e traffico

Si sedette per riposare come un principe

Mangiò fagioli e riso come se fosse il massimo

Bevette e singhiozzò come se fosse una macchina

Ballò e rise come se fosse il prossimo

E inciampò nel cielo come se ascoltasse musica

E fluttuò in aria come fosse sabato

E finì sul pavimento come un pacchetto timido

Agonizzò nel mezzo della passeggiata naufraga

Morì in contromano ostacolando il pubblico

 

Amò da quel momento come se fosse macchina

Baciò sua moglie come se fosse logico

Innalzò sul pianerottolo quattro pareti flaccide

Si sedette per riposare come un uccello

E fluttuò in aria come se fosse un principe

E finì sul pavimento come un pacchetto ubriaco

Morì in contromano ostacolando il sabato



Esercizi motori

Ginnastica dolce

Un nuovo video della nostra insegnante di ginnastica dolce Gabriella Montersino. Per tutte le età e per chi ha bisogno di un po' di relax.


Power stretching

La nostra istruttrice Paola Pignocco ci guida in queste lezioni dedicate allo stretching. Per acquisire flessibilità, rilassamento, distendere i muscoli e tonificare curando il respiro. Iscrivetevi al canale Sportidea Caleidos per scoprire tutte le lezioni di Paola e degli altri istruttori.

Tutte le lezioni dei nostri istruttori sono presenti anche sul nostro canale Youtube, inserendo nel campo di ricerca "Sportidea Caleidos". ISCRIVETEVI!!!


Ricetta

Oggi è  la volta della Quinoa, uno tra gli alimenti più preziosi per il nostro organismo, definita "Cibo della Salute" e amata da vegetariani, salutisti e celiaci.

La ricetta è di Rita!!!

 

MINESTRA DI QUINOA

 

Ingredienti  per 6 persone 

250 gr. di quinoa

250 gr. di spinaci

4 pomodori maturi

5 dl. di brodo vegetale

1 bicchiere di vino bianco

100 gr. di pecorino toscano semistagionato 

olio, sale, pepe

 

Soffriggete aglio e cipolla, aggiungete la quinoa e il vino bianco e fate evaporare, unite il brodo e cuocete per 15 minuti.

Mettete gli spinaci e i pomodori a cubetti e continuate la cottura per altri 10 minuti. A fuoco spento aggiungete il formaggio grattugiato, il pepe e aggiustate di sale.

 

Buon appetito!


Fotografia

Un altro fotografo speciale suggerito da Patrizia:

 

RUI PALHA

Una donna sale le scale al mercato della Bolhao di Porto avvolta da un nugolo volteggiante di uccelli. La fotografia, postata in rete dall’autore Rui Palha, colpisce l’immaginario di qualche sprovveduto così digiuno di cultura fotografica che l’attribuisce a Henry Cartier-Bresson.

Inizia così per il fotografo portoghese (Lisbona 1953) una lunga lotta per il riconoscimento della foto. Nonostante una nota della fondazione Cartier-Bresson che nega la paternità del grande maestro francese, alcuni ancora credono che sia opera sua.

Non perdiamoci però con questa unica, e magnifica, immagine. Viaggiamo con la fantasia e con le sue fotografie e trasferiamoci un momento in Portogallo, visitiamo il suo sito, facciamoci anche noi avvolgere in questa atmosfera d’antan. Ci vediamo davanti alla cattedrale. 


Giochi per famiglie

 

Vi ricordate Taboo? Ieri si giocava seduti attorno a un tavolo, oggi si può giocare online:

 

Visitate qui


Lezioni di Zentangle

Vi ricordiamo che la nostra insegnante di Zentangle® Laura Rossi-Doria offre lezioni gratuite di livello base tramite Instagram:

 

@calimeralrd 

Zentangle insieme ma lontani 

Lunedì e Giovedì ore 16:00

 

Materiale occorrente:

Tessera 9x9 cm di carta/cartoncino

Matita B o 2B

Fineliner 0.1-0.4 

Sfumino o cotton fioc

 

A stasera. Vi aspettiamo!


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Commenti: 1
  • #1

    Ornella (giovedì, 30 aprile 2020 14:58)

    Grazie del gran lavoro continuativo. Buon 1° maggio!