
Film
Il divo (2008)
La storia del Primo Ministro Giulio Andreotti, uomo chiave nella politica italiana. Il film analizza nel profondo l'uomo e le sue presunte relazioni con 'cosa nostra'.
È ambientato nel periodo tra 1991 e 1993, a cavallo tra la presentazione del suo VII governo e l'inizio del processo di Palermo per collusioni con la mafia.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2008, si è aggiudicato il premio della giuria, ricevendo inoltre numerosi riconoscimenti italiani e internazionali, tra cui anche una candidatura ai premi Oscar 2010 nella categoria miglior trucco.
Regista: Paolo Sorrentino
Libro
Il libro di oggi ci è consigliato dalla prof. Maura Roglio, cara amica del gruppo lettura. Si tratta di una "videorecensione":
Per chi non avesse Facebook, il libro è "Tsugumi" di Banana Yoshimoto.
Si tratta del quarto romanzo dell'autrice giapponese Banana Yoshimoto, scritto nel 1989 ed edito in Italia da Feltrinelli. La storia narra di un'estate che un gruppo di ragazzi trascorrerà insieme per l'ultima volta.
Canzone
Questo è un consiglio di Ivo:
La canzone di oggi è un classicone di Sam Cooke del 1963 "A change is gonna come".
Un titolo beneaugurante e l'ultima strofa ben si adatta all'attualità.
Scritta come una risposta a "Blowin' in the wind" di Dylan, all'epoca non ebbe molto successo ma poi divenne un inno dei movimenti dei diritti civili afroamericani.
Ne sono state eseguite innumerevoli versioni, celebre quella dii Aretha Franklin.
Ho scelto però questa versione molto partecipata di Beth Hart live a Los Angeles nel 2010
https://www.youtube.com/watch?v=QnIL8AKWRNQ
Vale la pena leggere anche il testo. Buon ascolto!
I was born by the river in a little tent
Oh just like that river I've been running ever since
It's been a long time coming
But I know a change is gonna come, oh yes it will
It's been too hard living, but I'm afraid to die
Cos I don't know what's out there beyond the sky
It's been a long, a long time coming
But I know a change is gonna come, oh yes it will
I go to the movie and I go downtown somebody keep telling me don't hang around
It's been a long, a long time coming
But I know a change is gonna come, oh yes it will
Then I go to see my brother
And I say "Brother, help me please"
And he just winds up knockin' me
Back down on my knees
Oh
There been times when I thought I couldn't last for long
But now I think I'm able to carry on
It's been a long, been a long time coming
But I know a change is gonna come, oh yes it will
Sono nato sul fiume in una piccola tenda
Oh, proprio quel fiume che da allora sto percorrendo
Ed è passato tanto di quel tempo
Ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà
La vita è stata durissima, ma ho paura di morire
Perché non so che c’è lassù oltre il cielo
Ed è passato tanto, tanto di quel tempo
Ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà
Vado al cinema e qualche volta in centro, qualcuno mi dice di non stare a gironzolare
Ed è passato tanto, tanto di quel tempo
Ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà
Poi vado da mio fratello
e gli dico: Fratello, aiutami, ti prego
Ma lui finisce soltanto
per mettermi ancor più in ginocchio
Oh
In dei momenti ho pensato che non ce l’avrei fatta a lungo
Ma ora penso di poter resistere
Ed è passato tanto, ma tanto di quel tempo
Ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà.
Esercizi motori
Ginnastica dolce
Un nuovo video della nostra insegnante di ginnastica dolce Gabriella Montersino. Pensato per la terza età o per chi ha bisogno di un po' di relax.
Tutte le lezioni dei nostri istruttori sono presenti anche sul nostro canale Youtube, inserendo nel campo di ricerca "Sportidea Caleidos".
Ricetta
Le ricette di Rita ormai sono un successo! Ecco un'altra proposta.
CARPACCIO IN PADELLA
Anche la/il più recalcitrante tra noi non potrà esimersi dall'avvicinarsi ai fornelli per realizzare questo velocissimo piatto!
Non ci sono dosi perché ci si regola in base al numero di persone.
Si mette in una padella con olio del carpaccio di carne (piemontese possibilmente), si sala, si cuoce velocemente, si aggiungono una manciata di rucola tagliuzzata e delle scaglie di parmigiano. Il tempo di far sciogliere il parmigiano e la carne è pronta da mangiare. Occorrono davvero pochissimi minuti!
Buon appetito!
Musei da visitare stando a casa
Per gli appassionati di arte in forte crisi di astinenza vi suggeriremo ogni giorno un museo da visitare a casa.
Oggi andiamo a San Pietroburgo. Accomodatevi e approfittatene per parlare di arte e storia ai vostri bambini:
Natura, giardinaggio... e fotografia
Costruiamo un Hotel per i nostri insetti utili! (Dal sito il bio amatore blog)
Il consiglio di oggi è da parte di Patrizia, esperta di fotografia e giardinaggio. Il progetto proposto consente di unire le due passioni.
Oggi vediamo come costruire quello che gli americani chiamano “bugs hotel”, ovvero l’hotel degli insetti. Si tratta di un “rifugio” in cui i vari tipi di insetti che vogliamo attrarre troveranno le condizioni adatte per creare una base stabile in cui svernare e riprodursi.
Il termine “hotel” è usato appositamente per porre attenzione al fatto che, se noi prepariamo delle “stanze”, degli spazi utili, gli insetti porteranno con se il loro “bagaglio”. Alcuni uova e larve, altri cibo, altri costruiranno dei veri e propri nidi (ad esempio i sirfidi).
Questa casetta, se fruita da coccinelle e impollinatori, fungerà da vero e proprio antiparassitario nel vostro orto, poiché sappiamo che questi insetti scongiurano la presenza massiccia di altri dannosi per le nostre colture, come gli afidi (se vuoi saperne di più leggi l’articolo: 8 piante che attirano le coccinelle, amiche graziose e voraci). Inoltre, avere un rifugio a portata di mano ci permetterà di osservare da vicino i suoi abitanti e scattare qualche fotografia molto ravvicinata, se come me siete degli appassionati.
Vediamo quali caratteristiche deve avere la nostra “casetta per gli insetti utili”:
Le coccinelle amano e scelgono i piccoli anfratti, specie tra il materiale vegetale secco, per questo costruiremo una struttura di canne di bambù, nelle cui cavità possano trovarsi a loro agio. Se non avete a disposizione delle canne di bambù , potranno essere rimpiazzate con dei rametti secchi, disposti in modo non uniforme in modo da lasciare spazi vuoti tra loro di almeno 1 centimetro (utilizzando dei rametti spessi 1-2 centimetri e contorti non sarà difficile ottenere questo risultato).
Per realizzarla, ci serviranno:
- una scatola di legno: trovate (o costruite) una scatola di legno abbastanza robusta per resistere almeno un paio d’anni alle intemperie. Molto importante è che non sia verniciata o impregnata di prodotti chimici, infatti le coccinelle sono molto sensibili a questo tipo di “aromi” e se ne allontanerebbero immediatamente. Sono adatte a questo genere di progetti le scatole utilizzate per il confezionamento delle bottiglie di vino. Se verniciate, sgrattate la parte superficiale con della carta vetrata;
- canne di bambù: qui dentro trovano rifugio volentieri le coccinelle. Potete utilizzarle di diverse dimensioni per creare la struttura dell’albergo, ma tenete conto che quelle utilizzate saranno di almeno 1 centimetro di diametro (diametro del foto interno);
- paglia: la paglia servirà da “attrattore” per i nostri insetti, soprattutto se cosparsa di zucchero;
- fiori secchi: hanno la stessa funzione della paglia;
- pigne: un altro materiale di partenza con in quale possono crearsi piccole camere abitabili.
Come fare?
Riempite la scatola posizionando il materiale ben appressato, in modo che l’intera struttura si mantenga ben salda, ma allo stesso tempo lasciando numerosi spazi colonizzabili dagli insetti.
Le dimensioni della mia scatola sono 20 cm X 30 cm (apertura frontale), 20 cm (profondità della scatola). Ho usato legno spesso 2 cm (da vecchio pallet, ben resistente all’ambiente esterno).
Dopo aver preparato la cassetta di legno, cominciate il lavoro di riempimento tagliando le canne di bambù. Le canne andranno tagliate di altezza uguale alla profondità della scatola, in numero tale da riempire tutto lo spazio superiore fino all’altezza che ritenete opportuna. Fino ad un terzo o a metà dell’altezza andrà benissimo per il nostro scopo.
Tenete da parte tre pezzetti di canna e ritagliateli tali che misurino qualche millimetro in più della larghezza della scatola: queste serviranno, incastrate trasversalmente, a supportare le file di bambù, come potete vedere in foto. Se avete problemi a farle mantenere incastrandole, utilizzate un paio di chiodi sui due lati per tenerle ferme. Vi sconsiglio l’utilizzo di colle per lo stesso motivo di quello delle vernici.
Possiamo poi aggiungere uno strato di pigne della parte inferiore e nel mezzo tra le due riempire con paglia e fiori secchi (io ho utilizzato dei girasoli lasciati essiccare al sole per qualche giorno).
Per attirare gli insetti: mettete a mollo un po’ di uva passa in acqua tiepida e zucchero, quando l’uva si sarà ammorbidita cospargete la paglia con questo composto zuccherato e l’uva.

Dove posizionarla?
Vogliamo che la nostra casetta sia abitata esclusivamente da visitatori “alati” quindi dovete posizionarla ad almeno 1 metro e mezzo dal suolo. Il posto migliore sarà riparato, vicino alla vegetazione, preferibilmente vicino a piante che già naturalmente attirano il tipo di insetti che vogliamo ospitare e comunque vicino a piante dai fiori molto appariscenti e profumati.
Aspettatevi, purtroppo, che anche diversi insetti dannosi faranno visita al vostro hotel, alcuni addirittura potranno predare quelli utili, ma anche questo fa parte dell’equilibrio naturale. Tuttavia, se abbiamo costruito bene il nostro rifugio, avendo caratteristiche favorevoli per i nostri “alleati”, sicuramente la situazione sarà sbilanciata a loro e nostro favore.
Spero che questo progetto vi sarà utile, potrete sbizzarrirvi con le forme e il materiale di riempimento nel comporre la vostra casetta, e resto in attesa delle vostre foto se deciderete di costruirla e condividerle con noi.
Scrivi commento